#IoResto continua il suo viaggio nella realtà della nostra città alla ricerca di chi ha accettato la sfida di “restare” a Crotone.
La testimonianza, che oggi abbiamo scelto di condividere, è quella di Ciclofficina TR22o che si racconta così:
Ciclofficina TR22o è un’associazione culturale per lo sviluppo e la salvaguardia del territorio. Si occupa di mobilità sostenibile, di educazione a modelli di sostenibilità e di riciclo creativo, personalizzazione e recupero di biciclette nuove e usate. Gestisce il servizio di noleggio bici del Comune di Crotone e il Bark Park sui terreni confiscati alla ‘ndrangheta al parco della CEPA a Isola Capo Rizzuto.
L’idea nasce nel 2010 da Giuseppe Macirella e Giuseppe Aiello. Qualche anno dopo questa “idea” si trasforma in una struttura associativa che vede tra i suoi soci fondatori, oltre ai due prima citati, anche Gerardo Cusato, Fabio Todarello e Giuseppe Scali.
Oggi la Ciclofficina conta numerosi soci al suo interno e un direttivo composto da Giuseppe Aiello, presidente, Fabio Todarello, vice presidente, e Francesco Turrà, segretario.
Non è semplice spiegare il nostro rapporto con la città. Sicuramente abbiamo scelto di non aspettare il cambiamento, ma di essere un fattore di cambiamento. Abbiamo scelto di essere agenti e non spettatori. Questo ci pone spesso davanti a delle scelte difficili ma siamo consapevoli che i rapporti cambiano nel tempo, i legami restano.
Le difficoltà si incontrano ogni giorno, dallo scarso senso civico di una parte della nostra comunità, che spesso vanifica gli sforzi compiuti, alla distanza tra enti e cittadini che non permette una programmazione lungimirante.
Crotone, ad ogni modo, ci dà l’opportunità di avere un’identità. Restiamo a Crotone perché siamo di Crotone. Non ci vediamo in un’azienda a timbrare il cartellino prima di andare a lavoro o quando si finisce il turno. Restiamo per cambiare le cose, magari ci riusciremo, magari no, sicuramente ci proveremo.
Ci sentiamo di dire Grazie Crotone, perché ci hai fatto scoprire chi siamo. Non semplici uomini nati solo per lavorare, bensì per costruire, rompere e ricostruire se necessario.
Fra dieci anni ci vediamo qui a Crotone a raccogliere i frutti del lavoro compiuto finora. Se così non sarà, è perché probabilmente stiamo sbagliando qualcosa.
DESIDERIAMO Essere il cambiamento, ciò vuol dire non far finta di niente, non girarsi mai dall’altra parte. Significa portare dentro di noi l’orgoglio di aver fatto qualcosa anche per gli altri, per la gente, per i nostri concittadini.
Abbiamo l’opportunità di andare via ogni giorno. Ma fuori saremmo niente di più che persone che lavorano per vivere. Noi viviamo per mettere in discussione ciò che secondo noi non va bene. Riempiamo la nostra anima, poi il portafoglio.
Restiamo a Crotone perché prima o poi le cose dovranno cambiare anche da noi. E noi preferiamo giocarci la partita del cambiamento, né aspettare in panchina il nostro turno, né goderci lo spettacolo dalle tribune. Noi, la partita, la vogliamo giocare.
Grazie Crotone, grazie, #ioresto
Dialogare in questi termini rafforza la nostra #Visione.
#IoResto con Ciclofficina TR22o